Nora di Carlo Spagnoli su “Cumparsita”

Quando Nicola Viceconti mi ha fatto leggere Cumparsita non immaginavo la forza dirompente contenuta in questo romanzo. Attraverso i ricordi del protagonista mi sono sentito coinvolto, pagina dopo pagina, in un viaggio sui risvolti psico-sociali dell’emigrazione. Avevo già letto altri libri, romanzi e report statistici sui flussi migratori di persone che come Domenico Labriola tanti anni fa hanno deciso di partire per l’Argentina, ma in Cumparsita ho trovato qualcosa di più. Nonostante la presenza del vissuto comune a tutti gli emigranti ho notato, allo stesso tempo, l’unicità della storia raccontata. Facendo crescere in me la convinzione che l’esperienza di ogni emigrante è una storia a sé e che per questo merita di essere raccontata.Nel romanzo, il diario del vecchio Domenico svela al lettore, in un gioco di specchi in perfetta angolazione tra loro, le immagini di una storia ricca di passione. La stessa che ha spinto Viceconti a scrivere sull’Argentina. L’adesione dell’autore alla Camera di Commercio Italo-Argentina può sembrare in un certo senso anomala, se paragonata alle altre tipologie dei soggetti iscritti. L’associazione, infatti, vede al suo interno principalmente imprese del settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura che intendono istaurare o intensificare relazioni commerciali tra i due paesi. Tuttavia, la sua partecipazione mette in evidenza un altro importantissimo scopo della nostra Camera, quello delle relazioni culturali con l’Argentina.Si tratta dell’elemento di congiunzione che, senza dubbio è uno degli effetti dei rapporti tra paesi motivati dal commercio. Laddove si stabiliscono contatti di tipo commerciali, infatti, sono immancabili la conoscenza reciproca e il formarsi di sincretismi culturali. Le partnership commerciali e la transnazionalità di certe iniziative culturali non sono così lontane tra di loro. Del resto, un romanzo per diventare libro passa attraverso “una impresa” che fa parte dell’industria culturale e il libro è l’esito di una operazione in cui una impresa editoriale ha deciso di rischiare. Gli imprenditori italiani in Argentina potranno riconoscersi doppiamente in alcuni personaggi di Cumparsita, per le loro origini e perché la storia narrata riguarda una famiglia che trapiantata a Buenos Aires da vita ad una impresa di successo. Credo che il romanzo aiuti a capire da quali radici nasca quella voglia di costruire cose grandi che ha sempre caratterizzato l’Argentina ed è una voglia di cui la Camera di Commercio si fa tutore. E’ curioso come l’Autore non abbia origine argentine e come egli sia stato mosso unicamente dalla curiosità per questo paese. La stessa curiosità dovrebbe essere il motore di ogni incontro tra le culture.Attraverso la storia di un emigrante Nicola Viceconti ha dato il suo contributo a mantenere vivo il legame tra due popoli tanto lontani quanto simili tra loro. Una prima risposta a questa sua intenzione, prima ancora che il libro venisse pubblicato l’ha avuta direttamente l’autore in occasione di una importante manifestazione organizzata della FABA (Federazione Associazioni Basilicata Argentina) durante la quale l’annuncio dell’imminente pubblicazione ha suscitato un notevole interesse.Carlo Spagnoli (Segretario Generale Camera di Commercio Italo-Argentina)

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