Monzon, chi sei? – Nino Benvenuti

Recentemente ho avuto il piacere di donare una copia di “Cumparsita” al grande campione di pugilato Nino Benvenuti. Questa è la sua mail di risposta:

Gentilissimo Signor Nicola;
Ancor di più leggendo “Cumparsita”, ho capito il  perché mi senta così legato all’Argentina.
Complimenti e grazie di vero cuore;
Cordiali saluti,
Nino Benvenuti


(“Monzon chi sei?” – tratto da “Cumparsita” di Nicola Viceconti)

Da qualche tempo nella barberia di Damiano, un italiano buontempone, che amava prendersi gioco di tutti i suoi amici, aveva fatto la sua comparsa una foto dove si vedeva Nino Ben-venuti in posizione di guardia. L’espressione era minacciosa ……e mostrava tutta la pericolosità dei suoi pugni.
Si vedeva che era una foto posata perché lui non era per niente sudato e aveva i capelli in ordine. Era messo di tre quarti e con lo sguardo basso, a favore del fotografo.
Chi andava a radersi, o a farsi ritoccare le basette, non poteva non vederla, perché era appesa in alto a sinistra sullo stesso specchio nel quale i clienti si guardavano riflessi.
A causa di quella foto Fernando aveva giurato di non tornare più in quel negozio e Damiano non vedendolo per qualche giorno pensò che facesse sul serio. Il fatto è che da un po’ di tempo non si parlava d’altro che dell’incontro tra l’italiano e Carlos Monzon, che l’aveva sfidato per togliergli il titolo mondiale; una sfida quanto mai azzardata. L’uno già campione olimpico nel 1960 era diventato campione mondiale dei pesi medi nel ‘67. L’altro, boxeur determinato e agguerrito, aveva vinto numerosi incontri in Argentina, ma era quasi sconosciuto a livello internazionale. Ricordo ancora la data dell’incontro: il 7 novembre del ’70, ed era un sabato.

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