“Nora Lopez- Detenuta N84” – Recensione di Rossella Tallerico

“Leggendo il tuo libro, caro Nicola, è come se mi fossi di nuovo immersa nella lettura di tutti i libri che hanno costituito la bibliografia della mia tesi, che ti posso assicurare è stata molto vasta. Oltre alla storia romanzata, hai tracciato con chiarezza e lucidità il quadro storico dell’Argentina, della dittatura e della tragedia delle sparizioni forzate. Il tuo romanzo è ricco di spunti storici, che ben si amalgamano alla vicenda di Nora, della madre e dei carnefici; chiunque leggendolo avrebbe la possibilità di capire cosa furono l’Argentina e la Giunta dei militari dal 1976 al 1983. Durante la narrazione, hai fatto riferimento alle diverse associazioni, Madres de Plaza de Mayo e Abuelas, al Programma di Riorganizzazione Nazionale, pensato e attuato con freddezza dalla Giunta, la connivenza della Chiesa e il progetto come sistema per diffondere i valori cristiani e occidentali, la spregiudicata avventura delle Malvinas e la fantomatica democrazia di Alfonsin. Il romanzo ti porta ad essere letto ad un fiato come è successo a me, divorato in poche ore, perché incalzante, ricco di colpi di scena, campeggia la suspense, l’attesa e la voglia di sapere come andrà a finire. Da alcuni mesi non provavo più il sentimento di angoscia, di ansia e d’inquietudine, non sentimenti intesi in modo negativo, ma che ti nascono dentro quando sei davanti ad una realtà incomprensibile e inspiegabile. Dal romanzo traspare l’impossibilità da parte delle vittime di mettere una pietra sopra a quanto accaduto, l’incapacità di dimenticare chi ha vissuto la dittatura, perché le parole, i suoni, i gesti, le mani dei carnefici, le urla delle vittime ritornano a distanza di anni, risuonano come ieri nel cervello. Ti ringrazio perché questo romanzo contribuisce alla lotta in favore della Verità, della Giustizia e della Memoria”. (Dott.ssa Rossella Tallerico)

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