L’identità

L’identità è tutto ciò che caratterizza ognuno di noi come “individuo unico e inconfondibile”. Una particolare connotazione che ci identifica, verso gli altri e verso noi stessi, attraverso esperienze che s’intersecano nel percorso della vita. Il caso deidesaparecidos è l’esempio più drammatico di distruzione dell’identità di un popolo. L’improvvisa sparizione di migliaia di giovani, la loro segregazione nei Centri Clandestini di Detenzione, l’uso sistematico della tortura, i voli della morte, sono solo alcune delle azioni crudeli messe in atto del regime militare per eliminare ogni forma di opposizione. Si è trattato di una guerra contro i propri figli che, non potendo essere eliminati con la morte, sono stati fatti sparire nel nulla.

La storia di vita di ogni desaparecido contiene una perdita d’identità che inizia con l’ingresso nel Centro di detenzione e l’immediata assegnazione di un numero in sostituzione del nome e cognome. Un macabro rituale prima di entrare nel girone dei morti viventi e lasciare alle spalle il mondo dei vivi, il proprio passato e la propria identità. Il recupero dell’identità, come bene individuale e collettivo, è possibile solo se ricostruiamo 30.000 storie di vita. Spetta a noi il compito di raccontarle per mantenere viva la memoria.


“Recuperare l’identità dei desaparecidos in quanto soggetti sociali con le loro storie e pratiche e non solo come vittime di delitti di lesa umanità, costituisce un esercizio di memoria che non si limita al ricordo del passato ma fornisce la possibilità che questo passato dia un nuovo significato al presente”. (Abuelas de Plaza de Mayo)

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