Al pie de la santa cruz – Il tango sociale di Mario Battistella

“Al pie de la santa cruz” è un tango scritto da Mario Battistella nel 1933. E’ un testo che parla dell”ingiustizia sociale che investiva, a quel tempo, gli operai di Buenos Aires. E’ il racconto della persecuzione subita dai leader operai, vista attraverso gli occhi di un’anziana madre, di un padre che pur non sapendo pregare rivolge la sua accorata richiesta d’aiuto a Dio, di una moglie e di un bambino che grida «Voglio il mio papà!»

 

 

Da un articolo di Paola Dalli Cani

Mario Zoppi Battistella. Poeta del tango che, sul finire degli anni Sessanta, in Argentina, diventa paladino della denuncia sociale. Denuncia repressioni e violenze di una polizia politicizzata, lamenta le condizioni dei lavoratori argentini usando le liriche del tango. La verità sui crimini del potere non si leggevano sui giornali, ma nel tango di Battistella.

Bronca, in particolare, è il suo più grande testo di denuncia sociale. Il suo messaggio, in una parola: la dirittura morale è la sola vera ricchezza (sta scritto in Pobre rico). L’efficacia della parole di Battistella per risvegliare la coscienza civile ebbe una conferma ufficiale: un suo tango Al pie de la Santa Cruz, (ai piedi della santa croce ), negli anni Settanta fu bandito in Cile e in Argentina dalle dittature militari. Era considerato «sovversivo». Eppure era un brano che risaliva ancora al 1933, quando già Battistella attraverso le canzoni faceva denuncia sociale. Musicato da Enrique Delfino e inciso da Gardel, Al pie de la Santa Cruz è il racconto della persecuzione subita dai leader operai, vista attraverso gli occhi di un’anziana madre, di un padre che pur non sapendo pregare rivolge la sua accorata richiesta d’aiuto a Dio, di una moglie e di un bambino che grida «Voglio il mio papà!» Tutto avviene ai piedi della croce di Cristo, nei giorni in cui un uomo si oppone alla legge del più forte e sciopera contro condizioni di lavoro massacranti compensate da paghe da fame. Parla di lotta cruenta, Battistella, quella che allontana un uomo dalla felicità semplice, dalla famiglia. Così, ai piedi della santa croce, un’anziana donna implora il Cristo di usare il suo dolore per avere pietà del figlio, chiede per lui protezione. Il vecchio padre chiede che ha fatto per meritare tanta sofferenza. Strappato dall’abbraccio della moglie che sviene dal dolore, nel grido di un fanciullo che reclama suo padre, quell’uomo scompare su una nave che si perde all’orizzonte. Battistella fa riferimenti precisi, che ben capiva il suo pubblico argentino: le navi che partivano senza destinazione apparente erano quelle che conducevano le vittime della repressione antipopolare nell’inferno della colonia penale della Terra del fuoco, famigerato penitenziario che sarà chiuso solo nel 1947.

Fonte tangoveronafestival.it/

Il riferimento è alla Ley de Residencia 4144 del 1902, che stabiliva la deportazione senza processo per gli immigranti ritenuti sovversivi e la selezione, sulla base di fatti svoltisi antecedentemente, dei futuri migranti verso l’Argentina. Tale legge fu utilizzata dai successivi governi per reprimere le organizzazioni sindacali e dei lavoratori e fu derogata solo nel 1958 dal governo Frondizi.

“Proclamano lo sciopero, c’è fame nelle case, troppo duro il lavoro e troppo povera la paga. E ‎nella confusione della sanguinosa lotta la Legge del Padrone si vendica su di un ‎pover’uomo…”

al pie de la cruz


Declaran la huelga, hay hambre en las casas, es mucho el trabajo y poco el jornal;
y en ese entrevero de lucha sangrienta, se venga de un hombre la Ley Patronal.
Los viejos no saben que lo condenaron, pues miente, piadosa, su pobre mujer. 
Quizás un milagro le lleve el indulto y vuelva en su casa la dicha de ayer.
Mientras tanto, al pie de la santa Cruz, una anciana desolada llorando implora a Jesús:
"Por tus llagas que son santas, por mi pena y mi dolor, ten piedad de nuestro hijo, ¡Protégelo, Señor¡" 
Y el anciano, que no sabe ya rezar, con acento tembloroso también protesta a la par:
"¿Qué mal te hicimos nosotros pa' darnos tanto dolor?" Y, a su vez, dice la anciana: "¡Protégelo, Señor!..."
Los pies engrillados, cruzó la planchada. La esposa lo mira, quisiera gritar...
Y el pibe inocente que lleva en los brazos le dice llorando: "¡Yo quiero a papá¡"
Largaron amarras y el último cabo vibró, al desprenderse, en todo su ser.
Se pierde de vista la nave maldita y cae desmayada la pobre mujer
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