Secchiello e paletta

Secchiello e Paletta


 

Buongiorno a chi dissente

dallo spettacolo scadente
di questo inutile presente.
Il prezzo del biglietto è troppo caro
per assistere a scempi amorali
spacciati per cambiamenti epocali.
Basta brodaglie, promesse e voti di pancia.
Per non parlare del voto utile solo a farla franca.
Quanto mi è estraneo quest’ermo colle,
questa pianura ruvida di gomiti alzati, ripicche incontrollate.
Come bambini con secchiello e paletta
che litigano sulla spiaggia
e si riprendono i giocattoli
per tornare imbronciati
ognuno sotto il proprio ombrellone
dietro porti chiusi, aperti, socchiusi.
Bambini capricciosi, figli di mamme distratte al sole,
e di padri al telefono,
un’Italia nuvolosa, perturbata.
Bambini ignari
che bisticci fa rima con capricci
ma anche con pasticci, feticci, mollicci.
E semmai un giorno diventeranno grandi
glielo spiegheremo noi
che essere umani è una condizione
e non uno sforzo.
Un plauso a chi dissente
a chi non s’arrende
dall’operaio al docente
dal poeta errante allo straniero morente…
arrivato fin qui per una fede fervente
Nicola Viceconti©
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