Le radici della nostalgia: tra storia e memoria – Silvia Leonzi

Ho immediatamente apprezzato il libro come lettrice, per il piacere di lasciarmi trascinare, per lo stile di scrittura fluido e avvolgente, un po’come il tango, in fondo. Ma subito dopo, un po’ per deformazione professionale, un po’ perché il testo me lo consentiva, non ho potuto fare a meno di riflettere su un livello di lettura meno emotivo e più razionale. E quello che vorrei dire qui, in poche parole, senza annoiarvi troppo, riguarda alcuni elementi contenuti in questo lavoro e che me l’hanno fatto apprezzare.Anzitutto, una premessa importante: mi sono resa conto che man mano che leggevo mi trovavo proiettata non soltanto all’interno di una storia, ma di un intero immaginario, creato grazie a una sapiente mescolanza di realtà e fantasia, di slancio ideale e di suggestioni reali, come in un affresco che si può guardare da lontano, in uno sguardo d’insieme, ma la cui forza espressiva si nutre di particolari, di dettagli. (Prof.ssa Silvi Leonzi)

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